Frantoio Ciccone
CATEGORIA: agroalimentare, aziende agricole, oleificiID ANTICONTRAFFAZIONE N.5858
L' azienda Ciccone nasce nel 1994. Sita sulle colline della verde Irpinia, in Villanova del battista, ad un' altitudine di 700 sml, piccolo centro tradizionalmente vocato alla coltivazione degli ulivi, nata dalla passione dell' olivicoltore Carmine Ciccone e sostenuto dalla sua famiglia, oggi è una realtà in continua evoluzione.
L' azienda si avvale di un moderno frantoio a ciclo continuo con il quale riesce, senza tralasciare la tradizione, a produrre un olio extravergine di oliva di alta qualità; si dedica anche al suo imbottigliamento e alla distribuzione in Italia e nei Paesi Europei.
La punta di diamante è senza dubbio il monovarietale RAVECE, prodotto autoctono della zona e da poco DOP ' Irpinia Colline dell' Ufita '. Zona di produzione Villanova del Battista (Av), Italia.
OLIO EXTRAVERGINE DI RAVECE
Olio molto fruttato con caratteristico sentore di pomodoro verde, cardo, cicoria ed erba fresca, equilibrato e di forte struttura, di colore giallo con riflessi verdi, con buone sensazioni di amaro e di piccante
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Ottenuto da un misto di varietà autoctone ( ogliarola, ravece, marinese); presenta assenza di difetti alla prova del gusto, bassa acidità, buone proprietà organolettiche e si caratterizza per profumi semplici e freschi.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileCenni storici
La storia della Famiglia Antolini, legata all’agricoltura ed alla produzione casearia e norciniera, ha forti e profonde radici.
È nel cuore delle Marche – precisamente a Fermo – che, dagli inizi del Novecento, la Famiglia porta avanti con dedizione, impegno e passione le tradizioni tipiche del luogo.
Nel 1960 i nonni Maria e Pierino tracciarono la strada,le carni cosi come i formaggi devono essere ricavate dai propri raccolti
Valori dell azienda (produzioni,coltivazioni,qualità,tradizioni)
I loro investimenti su ettari coltivibili e bestiame (bovini marchigiani e successivamente suini e ovini).La forte capacità di produzione al naturale di cereali e fieno favorivano la crescita del bestiame e garantivano qualità alle carni,sin dagli inizi una cultura per l’azienda.
Tecniche di produzione
Da sempre attiva la produzione casearia ovina(successivamente su richiesta anche per vendita) veniva tramandata e proseguita;il pecorino prodotto totalmente artigianalmente a mano secondo tradizione per mantenere invariati i sapori,cosi come la ricotta,cremosa quasi dal sapore dolce.
Le carni marchigiane inconfondibili per il sapore e la marezzatura.
Cascina Palazzo: due parole quasi in contrasto.
Sembra un gioco di uno scenografo teatrale: un palazzo signorile del ‘600 che spunta fra le colline dell’Alta Langa.
È un edificio completamente diverso dall’architettura tipica delle tradizionali cascine di Langa, perché fu costruito come residenza di campagna per una famiglia della nobiltà torinese.
Immaginiamoli, gli aristocratici torinesi barocchi, incipriati e imparruccati, salire sulla carrozza nel cortile del loro palazzo di città, dopo che i domestici avevano caricato i bauli, e partire verso le terre allora selvagge dell’Alta Langa.
È tempo di feste, di balli, di caccia, di quel breve periodo di villeggiatura spensierata che l’aristocrazia sabauda si concedeva fra gli affari e le guerre.
Nel 1915 il mio bisnonno Luigi acquista il palazzo da un discendente della nobile famiglia torinese e lo trasforma in cascina.
Immediatamente cambia lo spirito del luogo: non più feste e villeggiatura, ma il lavoro duro della campagna.
Pianta subito degli alberi di nocciole, ben 300, che colloca nei versanti di terreno più soleggiati.
All’inizio l’attività della cascina comprende anche l’allevamento di buoi da lavoro, l’animale più usato nella vita agricola del tempo. Mano a mano, con il progredire delle macchine e dei trattori, l’allevamento dei buoi si è ridotto, lasciando sempre più spazio alle nocciole.
Così mio nonno Alberto, poi mio papà Angelo hanno costantemente ampliato la superficie destinata alle nocciole.
Per chi nasce in una cascina dell’Alta Langa, le nocciole sono compagne di vita fin da bambino, prima per giocare ad arrampicarsi sugli alberi, poi per fare merenda con la torta di nocciole preparata dalla nonna.
Questa è stata la mia infanzia: andavo nel noccioleto con mio papà, che mi raccontava e mi trasmetteva le sue conoscenze su come lavorare e preparare il terreno, come potare i rami, come controllare gli insetti.
Adesso tocca a me. Insieme a mio papà Angelo, mia mamma Rosalia, mia moglie Elisa, e i miei figli Mattia e Andrea a cui sto insegnando come amare e prendersi cura delle nocciole.
Come ogni persona che mi ha preceduto, ho voluto dare il mio tocco personale a Cascina Palazzo: così ho deciso di aggiungere alla coltivazione e alla raccolta delle nocciole anche la tostatura e la lavorazione. Per ottenere la crema, la pasta, la granella, la farina di nocciole. Tutto fatto in casa. Da noi. Con le nostre nocciole.
Manuel Quazzo